venerdì 16 gennaio 2009
Giustizia: Garante detenuti Lazio; settore minorile in pericolo
Adnkronos, 15 gennaio 2009
C’è un settore del tanto bistrattato sistema giudiziario italiano che funziona tanto bene da essere preso a esempio dall’Unione Europea. Si tratta del settore della giustizia minorile: un settore che, tuttavia, è oggi in serio pericolo perché il Governo, in nome dell’esigenza di risparmio e di ottimizzazione delle risorse, intende accorparlo nell’organizzazione del Ministero della Giustizia. Lo afferma il Garante Regionale dei Diritti dei Detenuti del Lazio Angiolo Marroni che sottolinea come la giustizia minorile è al centro di una valutazione del Governo che ne può compromettere la sua collaudata autonomia che si è distinta nel tempo dalla cultura carceraria degli adulti, di cui pure ne aveva rappresentato l’emanazione.
Per Marroni, la strada ipotizzata dal Governo comporterebbe la fine di un’esperienza positiva e l’umiliazione di competenze professionali. La giustizia minorile - aggiunge - ha da tempo affrontato una questione oggi all’attenzione del sistema degli adulti come certi aspetti della gestione del trattamento del minore sia in carcere che fuori, e in particolare l’istituto della messa in prova. Il Garante conclude affermando che se proprio dovesse essere necessario giungere a una ristrutturazione, si potrebbe pensare ad un ritorno della Giustizia Minorile all’interno del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, come è stato in passato.
C’è un settore del tanto bistrattato sistema giudiziario italiano che funziona tanto bene da essere preso a esempio dall’Unione Europea. Si tratta del settore della giustizia minorile: un settore che, tuttavia, è oggi in serio pericolo perché il Governo, in nome dell’esigenza di risparmio e di ottimizzazione delle risorse, intende accorparlo nell’organizzazione del Ministero della Giustizia. Lo afferma il Garante Regionale dei Diritti dei Detenuti del Lazio Angiolo Marroni che sottolinea come la giustizia minorile è al centro di una valutazione del Governo che ne può compromettere la sua collaudata autonomia che si è distinta nel tempo dalla cultura carceraria degli adulti, di cui pure ne aveva rappresentato l’emanazione.
Per Marroni, la strada ipotizzata dal Governo comporterebbe la fine di un’esperienza positiva e l’umiliazione di competenze professionali. La giustizia minorile - aggiunge - ha da tempo affrontato una questione oggi all’attenzione del sistema degli adulti come certi aspetti della gestione del trattamento del minore sia in carcere che fuori, e in particolare l’istituto della messa in prova. Il Garante conclude affermando che se proprio dovesse essere necessario giungere a una ristrutturazione, si potrebbe pensare ad un ritorno della Giustizia Minorile all’interno del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, come è stato in passato.
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